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“Figli in penombra” messo a disposizione dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze
Patologiche dell’Azienda Usl di Modena, in conformità a quanto previsto dalla vigente normativa in
materia di privacy.
Ulteriori informazioni su https://figliinpenombra.it/privacy-policy/



    F.A.Q.

    01
    A chi si rivolge il progetto Figli in Penombra?
    Il progetto si rivolge tutti i genitori con disagio psichico in carico ai Centri di Salute Mentale dell’AUSL di Modena con figli di età compresa tra i 6 e i 18 anni, ai figli ed al coniuge.
    02
    Quali sono gli obiettivi del progetto?
    Il progetto Figli In Penombra è un intervento psicoeducativo che ha come obiettivo principale prevenire l’insorgenza di fragilità psichiche in figli di genitori con disturbo psichico. Come obiettivi intermedi si pone di: fornire ai genitori strumenti e strategie per spiegare il disturbo psichico presente in famiglia ai propri figli, ampliare le competenze genitoriali, sostenere le necessità psicologiche e ridurre lo stress di tutti i membri della famiglia.
    03
    Può partecipare al progetto anche o solo l’altro genitore, pur non essendo in carico al CSM?
    Si. Al progetto possono partecipare entrambi o uno solo dei genitori. Se il genitore in carico al CSM al momento della richiesta di attivazione del progetto non ritiene di riuscire a partecipare può “delegare” l’altro genitore.
    04
    Come si accede al progetto?
    Per partecipare al progetto è necessario rivolgersi allo psichiatra di riferimento presso il Centro di salute mentale territoriale.
    05
    È un progetto che prevede un intervento psicologico esclusivo per i figli?
    No. Il progetto prevede incontri con i genitori per capire come poter spiegare il disturbo psichico di uno o di entrambi i genitori ai figli. La partecipazione dei figli può essere prevista nel caso si valuti, insieme ai genitori, di coinvolgere tutta la famiglia. In questo caso si concorderanno 1 o 2 colloqui individuali per ogni figlio presente in famiglia. Questi colloqui hanno lo scopo di permettere ai i figli di esplicitare necessità e dubbi rispetto al disturbo psichico del genitore.
    06
    Sono un figlio di genitore con disagio psichico a chi posso chiedere aiuto?
    Nel caso sentissi la necessità di capire meglio il disturbo psichico presente nella tua famiglia con il coinvolgimento di uno o entrambi i genitori, scrivici un messaggio tramite i nostri contatti e ti daremo le informazioni necessarie per accedere al progetto Figli in Penombra.
    Se invece, avresti piacere di intraprendere un percorso psicologico personale o colloqui di consulenza individuali per riflettere sui tuoi vissuti ci sono diversi servizi a cui rivolgersi in base all’età:

    – Se hai meno di 14 anni puoi rivolgerti allo sportello psicologico della scuola o chiedere ai tuoi genitori di fare richiesta per una visita psicologica presso il servizio di Neuropsichiatria del territorio.

    – Se hai dai 14 ai 20 anni puoi rivolgerti sia al servizio psicologico della scuola superiore o dell’università in cui sei iscritto che al Centro Adolescenza del tuo paese.
    Il C.A. è gratuito, a libero accesso e per prendere un appuntamento basta inviare un messaggio WhatsApp.
    https://www.ausl.mo.it/centro-adolescenza-sedi.

    – Se hai più di 20 anni puoi rivolgerti al servizio di psicologia clinica del territorio.
    https://www.ausl.mo.it/psicologia-clinica-adulti-sedi.

    In caso di dubbi o se necessiti di maggiori informazioni, scrivici a contatti.

    07
    Quali sono le figure professionali coinvolte?
    L’equipe del progetto Figli in Penombra è formata da psicologhe, educatrici e tecniche della riabilitazione psichiatrica. Le professioniste coinvolte collaborano con i sanitari dei Centri di Salute Mentale territoriali dell’Azienda Sanitaria di Modena.
    08
    Come contattare l’equipe di Figli in Penombra?
    Accedere alla sezione “contatti” di questo sito e inviare una richiesta di consulenza.
    Oppure è possibile rivolgersi direttamente ai sanitari di riferimento del proprio Centro di Salute Mentale.

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