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Crescere i figli quando si ha un disturbo psichico

Essere genitore con disturbo psichico

Crescere i figli non è facile. Essere genitore è una sfida complessa per chiunque.

Se ci si trova ad essere genitori con una sofferenza psichica o si sta attraversando un periodo difficile della propria vita, può essere ancora più impegnativo.

Può succedere che le difficoltà che incontri nella vita tolgano energie alla relazione con i tuoi figli. Non necessariamente le situazioni difficili diventano problemi, ma qualche volta in tutte le famiglie possono presentarsi situazioni complesse da affrontare e da spiegare ai propri figli. Quando un membro della famiglia non sta bene anche gli altri componenti lo percepiscono, è un processo inconsapevole che non dipende dalla nostra volontà. Quando un disturbo psichico irrompe in una famiglia, coinvolge tutti i membri. Per questo motivo quando un genitore vive in prima persona una tale sofferenza è importante supportare l’intero nucleo familiare.

Ti possiamo assicurare che i figli percepiscono lo stato emotivo dei genitori, sono molto attenti anche se non sempre lo dimostrano apertamente; il modo in cui la mamma o il papà si comportano appare però, spesso incomprensibile ai figli, i quali possono restare perplessi e porsi delle domande.

Possiamo dirti con certezza che un’importante forma di aiuto è parlare ai tuoi figli del disagio psichico. Probabilmente tuo figlio ha notato che non stai bene ma non riesce a comprenderne il motivo. Potrebbe sentirsi responsabile in prima persona della tua sofferenza e attribuirsi delle colpe. Per evitare che si creino sensi di colpa o che i figli si chiudano nel proprio guscio, è importante parlare con loro di quanto sta succedendo alla mamma o al papà.

Affrontare il proprio disturbo psichico con i figli può essere vissuto come un cammino in salita, difficoltoso e a tratti incerto. Se ci si sente senza aiuti e risorse sarà ancora più complesso iniziare. In questo sito troverai informazioni e materiale che ti può essere di aiuto e potrai contattarci.

Mantenere un legame quando non si sta bene

Essere genitori è un mestiere complesso che richiede molto impegno e tanta energia. Soddisfare tutte le esigenze dei tuoi figli è molto difficile e non sempre ci si riesce; a maggior ragione, quando ti trovi a vivere in uno stato di disagio psichico, questo potrebbe diventare ancora più complicato.
E’ importante che tu riesca a mantenere un “senso di connessione” con i tuoi figli anche quando non stai bene: questo aiuterebbe entrambe le parti a sentirsi vicini l’un l’altro e a trovare un supporto vicendevole.

Per riuscire a mantenere un contatto con loro non abbiamo bisogno di grandi gesti, infatti sono le “piccole cose” che rendono più unito un legame.

Noi ti suggeriamo alcune idee:
Potresti
individuare un momento preciso durante la giornata in cui ti senti meglio per poter parlare con i figli di quella che è stata la vostra giornata o condividere un’attività gradita ad entrambi (lettura, gioco, guardare la tv)
Può capitare
di avere dei giorni più bui rispetto ad altri, in cui senti di non riuscire a trovare un momento adatto durante la giornata ed hai difficoltà a parlare: è importante dirlo ai figli e spiegare loro che ti farebbe piacere avere del tempo da dedicargli ma che probabilmente quello non è un giorno buono per farlo, appena starai meglio riprenderete le vostre abitudini
Nei giorni
in cui hai più difficoltà a parlare, potresti chiedere ai tuoi figli di scegliere insieme un’attività che non preveda lunghi dialoghi o numerosi scambi verbali. Potresti proporre di guardare insieme un film, di leggere un libro, di andare a passeggiare all’aria aperta, di dedicarvi a un compito pratico che conoscete molto bene entrambi
Quando
invece ti senti meglio, puoi provare a condividere più tempo con i tuoi figli, proponendo loro delle attività extra, di cui avete già parlato o che desiderate da tempo ma che ancora non avete avuto modo di organizzare.

L’importanza di una rete di supporto

Il mantenimento di routine quotidiane può aiutare a dare ai figli un senso di sicurezza. Quando ti senti in un periodo di forte sofferenza ricordati che anche solo qualche semplice attività quotidiana può aiutare a ripristinare un senso di sicurezza che sembra perduto, come ad esempio leggere una storia alla sera prima di andare a letto o preparare insieme la cena da condividere con il resto della famiglia.

Ci sono però dei periodi in cui tutto può risultare molto più difficile del solito al punto da non riuscire a pensare e a realizzare nulla. In questi momenti risulta importante chiedere aiuto; coinvolgere una persona di fiducia (partners, amico…) che possa svolgere quello di cui normalmente ti occupi o che attraverso il confronto ti aiuti a riorganizzare pensieri e giornate, può farti sentire maggiormente sicuro.

E’ normale che un genitore o una famiglia possa aver bisogno di aiuto nel corso della vita. Sapere che in questi momenti si può far riferimento a una rete di supporto , può essere per te fonte di sollievo in quanto sai che ci sono persone che sono disposte a starvi vicino e ad aiutarvi. Può essere costituita da altri membri della famiglia, da amici fidati che anche i tuoi bambini conoscono molto bene, dalla scuola. La rete di supporto serve proprio per aiutare i genitori e l’intera famiglia quando un genitore sta passando un momento di maggiore sofferenza rispetto al consueto.

In questi particolari periodi può capitare che i tuoi figli si dedichino maggiormente o esclusivamente alle faccende domestiche e così facendo le responsabilità e i ruoli all’interno della famiglia rischierebbero di ribaltarsi. Se sei preoccupato nel vedere che tuo figlio si sta assumendo delle responsabilità che non sono consone alla sua età, ricordati che puoi sempre chiedere aiuto alla rete di supporto familiare, perché potrebbe succedere che tuo figlio dia la priorità all’aiuto in casa piuttosto che dedicarsi alle proprie attività giornaliere. E’ importante alleggerire il carico di responsabilità dei più piccoli.

Se ritieni utile approfondire gli argomenti sopra citati ti consigliamo di leggere la nostra mini-guida “Genitori in azione! Consigli pratici per affrontare la quotidianità” troverai alcuni suggerimenti e “domande guida” per sostenerti nella riorganizzazione delle routine famigliari.

Ogni volta che ti senti sopraffatto e la luce in fondo al tunnel sembra sempre più irraggiungibile chiedi aiuto alla tua rete di supporto e se necessario coinvolgi i tuoi  sanitari di riferimento

Conflittualità: quando le relazioni mettono a dura prova

Non pensare che le situazioni conflittuali si verifichino solo nella vostra famiglia!

In tutte le famiglie ci sono dei diverbi, questo è naturale nelle relazioni. L’importante è riflettere su come vengono gestite.

Le situazioni conflittuali che si verificano quando non stai bene e sei in un periodo di maggiore sofferenza possono influenzare il rapporto con i tuoi figli, soprattutto se queste restano irrisolte.

Si possono trovare delle strategie per prevenire tali conflitti o comunque gestirli, per esempio:

essere consapevole delle caratteristiche del tuo disturbo, di come si manifesta e come può influenzare il tuo comportamento in situazioni stressanti (ad es. irascibilità, tristezza, senso di disconnessione dalla realtà che stai vivendo).

far sapere ai tuoi familiari che potrebbero verificarsi con più facilità dei conflitti quando non ti senti bene, che di questo ti dispiace e li aiuterai a riconoscere i momenti di maggiore difficoltà.

che i membri della tua famiglia possano condividere le loro emozioni, i loro sentimenti su come si sentono quando avvengono questi conflitti.

è quello di confrontarsi in famiglia su come poter affrontare insieme questi conflitti, trovando delle piccole ma efficaci strategie per gestirli. Per esempio quando senti che stai vivendo un momento di stress è importante comunicarlo alla tua famiglia, spiegando che quello probabilmente non è il momento migliore per affrontare una discussione ed esplicitando quando è possibile, di cosa avresti bisogno. In queste situazioni puoi valutare se prenderti un po’ di tempo per te fino a quando non sentirai che il livello di stress si è abbassato: ecco questo può essere il momento giusto per ritornare dalla tua famiglia e parlarne.

che i tuoi figli abbiano anche qualcun altro oltre a te, con cui parlare se tu ti senti stressato o preoccupato (ad es. un familiare, amici o professionisti).