Di seguito troverai degli scritti realizzati spontaneamente da genitori con disturbo psichico che hanno partecipato al nostro progetto: li condividiamo per far risuonare il loro vissuto, forse potrai ritrovarti in alcune delle loro parole e sentirti meno solo. Buona lettura.
I protagonisti
Vissuti dei partecipanti:
Evito lo specchio,
ho paura di guardarmi, rispecchiarmi,
mi sento una bambina che ha paura dal buio
sento nelle spalle l’antichità degli anni.
Senza sapere, impressionata dagli altri,
lì ho seguiti per capire meglio i misteri dell’UNIVERSO.
Sono nella strada per venire da te,
ho paura, mentre cerco in contraddizione di realizzarmi.
Comincia tutto cio’ dal rispetto per la natura,
per un figlio, per i familiari, per gli umani,
una carezza per gli animali,
è questo il mondo che vorrai, che ti ama, che ti ami.
In quante persone ti ho incontrato DIO mio,
ho parlato con te, senza sapere che mi eri accanto,
tu mi consigliavi, mi guidavi, mi tenevi per mano anche se ero adulta,
in centomila dialetti mi dicevi che mi ami.
Tu volevi svegliarmi, e l’hai fatto,
hai tolto le barriere, sbloccato il mio cervello,
in questa vita sto affrontando il GIORNO DEL GIUDIZIO ogni giorno,
vedo il tuo cuore soffrire per il dolore che mi accompagna,
e ogni tanto per riprendermi mi dai anche pausa.
Aiutami tu, di capire quando devo fermarmi,
perche’ solo tu sai la capienza del mio essere,
io sono il tuo Punto Neutro, uno 0 in mezzo ad una infinità di numeri,
Aiutami per favore perche’ se no, divento più pazza.
Ogni giorno ogni anno
Non sono la donna sempre truccata
Raccolgo spesso i capelli con un fermacapelli in fretta
Vestiti eleganti di diverse misure si pendono nell’ armadio
Ho perso ho perso ho perso di nuovo un pezzo che ormai non ricordo più.
Nel comodino decine di profumi di marche buone e scarse
Li uso raramente, anche quando scadono
Sappiamo a memoria il guardaroba, le scarpe
Ma non quando i nostri parenti hanno un nuovo pensiero.
Ci sentiamo eroi quando tardiamo al lavoro
Lei dimentica il marito, lui lei e i figli,
Partecipanti nella guerra dei poveri in tasca e anima, tutti contro tutti
Per un po’ di ricchezza in più o per un piatto di pasta.